6 GIUGNO

Nella giornata del 6 giugno, la prima sessione “Competenze e innovazione per l’università del futuro” ha proposto un viaggio attraverso il concetto di leadership generativa di leadership saggia e di leadership a più menti e affrontato i temi della complessità come risorsa, delle emozioni come leva trasformativa e dell’intelligenza artificiale come strumento di emersione del talento individuale.
Relatori d’eccellenza – Andrea Prencipe, Giuseppe Zollo, Alessandro Cravera, Vincenzo Tedesco e Phil Taylor – hanno esplorato il concetto di leadership necessaria oggi: capace di ascolto, di scelta e di costruzione di senso. Andrea Prencipe ha coniato il verbo “insemprarsi”, ovvero imparare a disimparare per rimanere aperti al cambiamento.
Tra gli spunti emersi sul tema della leadership nei sistemi universitari:
• la necessità di coniugare innovazione, interdisciplinarità e internazionalizzazione, come fattori di educazione alla diversità (Prencipe);
• la capacità del leader di ampliare continuamente lo spazio di azione, sfidandole le capacità dell’organizzazione (Zollo);
• la necessità che il leader sia capace di danzare con la complessità e di guardare al bene comune in un’ottica di ecosistema (Cravera).
Grande coinvolgimento del pubblico nella fase finale della mattina, con un esperimento di tecniche combinate di group genius, real time e AI video, condotto da Phil Taylor e Vincenzo Tedesco per dimostrare potenzialità e strumenti tecnici per processi decisionali condivisi, che sempre più caratterizzeranno i gruppi di lavoro interfunzionali nelle università.

Nella sessione pomeridiana, dedicata ai “Nuovi profili professionali”, Guido Capaldo ha presentato i risultati di una ricerca condotta su un campione di 12 atenei, finalizzata alla costruzione di nuovi profili professionali per il personale delle amministrazioni universitarie. Un modello basato sulle competenze e orientato alla creazione di valore pubblico, capace di integrare la programmazione strategica e la formazione permanente.
Il Direttore Generale dell’ANVUR, Daniele Livon, ha sottolineato la necessità di una profonda evoluzione culturale nei processi organizzativi della pubblica amministrazione, nei quali la digitalizzazione non sia solo strumento, ma infrastruttura abilitante per lavorare meglio, in modo integrato e con maggiore consapevolezza. A seguire gli interventi di Angelo Saccà, Presidente AICUN, e di Michela Galante, Talents Venture, che hanno offerto anche dei preziosi spunti tecnici e operativi.