Fra le riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza troviamo anche quella rivolta a dotare tutte le Pubbliche Amministrazione di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale.
Si vuole cioè, in attuazione della Direttiva Europea 2011/85/UE, dotarsi di un sistema armonizzato per tutto il settore pubblico che fornisca un quadro completo e attendibile della posizione finanziaria ed economica oltre che del risultato di bilancio, supporto ritenuto essenziale per gli interventi di valorizzazione del patrimonio pubblico, grazie ad un sistema di imputazione, omogeneo e completo, del valore contabile dei beni delle pubbliche amministrazioni.
Dal punto di vista organizzativo a tal fine è stata istituita, presso il MEF, la Commissione indipendente “Standard Setter Board” con il compito di definire il nuovo sistema unico di contabilità economico patrimoniale basato sul principio Accrual ispirato agli standard internazionali (IPSAS) ed europei (EPSA).
I lavori della commissione sono già iniziati da più di un anno e attualmente la stessa ha concluso la fase di elaborazione tecnica di una proposta di statuizione del quadro concettuale, cioè di una guida teorica per la definizione dei principi e degli standard per la rendicontazione economica, patrimoniale e finanziaria, documento peraltro posto in consultazione pubblica sul sito del Ministero dell’Economia, nella sezione
“Contabilità Accrual – Direttiva 2011/85/UE”
Questo progetto, con l’inserimento nel PNRR, diventa cogente ed ancorato ad obiettivi temporali ben precisi: l’attuazione della riforma dovrà infatti avvenire entro l’anno 2026.
Nonostante nelle Università la contabilità economico-patrimoniale sia stata introdotta da anni, la riforma apporterà sicuramente alcune novità e cambiamenti.
L’argomento sarà dunque oggetto di approfondimento nel corso del XXXI Convegno Nazionale dei Responsabili Amministrativi che si terrà a Bologna il 12-14/10/2022.
Dott.ssa Patrizia Cecchi
Revisore Conti Associazione RAU